Il protocollo Committed to Green nasce nel settembre 1997 con il patrocinio dell’allora presidente della Comunità Europea Jacques Santer.
Esso tende a promuovere una gestione ecosostenibile delle superfici destinate alla pratica e al gioco del golf, combinando gli obbiettivi sportivi e quelli ecologici.
La gestione dei campi da gioco in chiave ambientale può portare notevoli benefici per la conservazione delle biodiversità, per un incremento del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico, per la gestione delle risorse idriche nonché per un attivo controllo delle fonti energetiche e delle cause di possibili inquinamenti delle matrici ambientali.
Le indagini riguarderanno i seguenti aspetti:
• flora;
• fauna;
• habitat;
• assetto geomorfologico e gestione del paesaggio;
• gestione delle infrastrutture e del club house;
• gestione delle risorse energetiche e dei consumi.
Un aspetto non secondario attuabile parallelamente ed in accordo con queste linee guida riguarda la prevenzione del dissesto idrogeologico e l’eventuale ripristino di problematiche geotecniche e geoambientali già attive.
Queste indagini e le misure correttive in chiave ambientale dei vari aspetti indagati permetteranno di avere benefici in termini economici e di prestigio sociale del proprio campo e delle strutture ad esso correlate.
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